“Nella giornata inaugurale della Festa di Avvenire che si è svolta ieri sera a Matera, a cui hanno partecipato come relatori del confronto sul tema l’Italia e l’Europa-tra conflitti e nuovi bisogni l’amministratore delegato di Eni SpA, Claudio Descalzi, il cardinale Mauro Gambetti e il vescovo Orofino, sono emerse valutazioni e considerazioni importanti e stimolanti rispetto allo scenario politico, economico e sociale della nostra regione. L’aspetto di grande valore e rilevanza è stato rappresentato dall’intervento del vescovo Orofino che ha espresso, sempre con riguardo alla tutela dei territori e dei cittadini, la sua posizione sul tema petrolio e su quanto accade in Val D’agri, lanciando una proposta unitaria di corresponsabilità tra la multinazionale, le istituzioni e le forze sociali per delineare, nell’impegno dei ruoli ricoperti da ognuno, il futuro e lo sviluppo della nostra regione. Nell’occasione ha invitato pubblicamente Descalzi a un confronto a Viggiano con tutte le forze politiche e sociali. Proposta raccolta positivamente dall’ad di Eni, che ha assunto l’impegno a convocare il tavolo. Per la Cgil di Basilicata è sicuramente un impegno di grande valore aprire un confronto con Eni sulle scelte programmatiche che riguardano il nostro territorio e il suo futuro. L’auspicio è che, in questa fase di grandi trasformazioni tecnologiche e digitali e in particolare di transizione energetica, anche il governo regionale assuma il confronto e l’impegno quale elemento connotativo della propria azione di governo”. Lo afferma in una nota il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa.
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“La disponibilità espressa ieri dall’ad di Eni Descalzi a riaprire il confronto con le parti sociali e i territori è un buon segnale purché alle dichiarazioni d’intento facciano seguito gli atti concreti”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. “La Cisl e tutto il sindacalismo confederale lucano invocano da tempo un confronto articolato sul futuro della regione, quel confronto che finora è stato discontinuo, quando non del tutto assente come in occasione della recente firma dell’accordo di compensazione per la Val d’Agri. Si tratta di ragionare sul contributo che le compagnie petrolifere possono dare allo sviluppo sostenibile della Basilicata con investimenti nelle fonti rinnovabili e nella ricerca applicata alle nuove forme di energia. La hydrogen valley deliberata nelle scorse settimane può rappresentare un punto di svolta in tal senso quale volano in grado di calamitare gli investimenti che serviranno a sostenere un concreto cambio di paradigma energetico che deve riguardare sia il lato della produzione che quello dei consumi”.