“Messaggio politico” – Pubblicità elettorale a pagamento
“Credo sia necessario – lo dico anche per deformazione professionale, sono infatti una imprenditrice che studia attentamente il mercato per individuare ed implementare le soluzioni più appropriate” partire dal problema principale della Basilicata che è l’emigrazione giovanile, esaminarne le motivazioni e porre in atto politiche che tentino di arginare il fenomeno. Analizzando l’ultimo rapporto Svimez, infatti, la situazione è molto preoccupante e allarmante. L’emigrazione dei giovani in Basilicata, in special modo di quelli che si recano nelle università fuori regione, è aumentata rispetto alle altre regioni meridionali. E’ una situazione però che riguarda l’intero Sud d’Italia e che provoca una perdita in termini economici, tra consumi pubblici e privati, pari a 3 miliardi di euro. L’emigrazione di giovani meridionali in formazione o con elevate competenze già maturate, alimenta l’accumulazione di capitale umano nelle regioni settentrionali. Dal 1976 ad oggi l’emigrazione è continua. Negli ultimi 16 anni hanno lasciato il Mezzogiorno 1 milione e 183 mila residenti: la metà giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni, quasi un quinto laureati; il 16% circa si sono trasferiti all’estero. Rispetto ai dati, che ci pongono difronte ad un quadro del tutto negativo, mi interrogo sulle motivazioni che spingono i giovani a spostarsi e penso convintamente che sia urgente porre in campo nuove politiche, più forti e meglio orientate al loro benessere, al loro futuro.
I giovani sono la vera grande risorsa di un territorio. Senza di lorouna regione, un territorio non può avere futuro. Se mi soffermo sulle possibili cause – deficit nell’offerta formativa, desiderio di fare esperienze fuori dalla propria regione d’origine, necessità di formarsi in atenei fuori regione ecc.- mi rendo conto che non si può impedire ad un giovane di poter emigrare per motivi di studio o per soddisfare le proprie ambizioni o inclinazioni personali. E’ essenziale però prendere provvedimenti affinché il fenomeno possa limitarsi. In primo luogo, credo sia indispensabile adeguare sempre più l’offerta formativa alle esigenze del mercato regionale e nazionale –anche attraverso il potenziamento della formazione tecnica superiore (ITS) – perché lo studente possa avere l’opportunità di scegliere se restare nella propria regione. Per ciò che concerne i giovani che invece emigrano per la ricerca di condizioni di lavoro più soddisfacenti, con la mia coalizione di centro sinistra siamo consapevoli dell’urgenza di dare una spinta ulteriore alle politiche per l’occupazione giovanile, già messe in campo dallo scorso governo regionale. Tra questi, il recente Avviso “Destinazione Giovani”, che prevedeva incentivi alle imprese con sede in Basilicata, finalizzati alle assunzioni a tempo indeterminato di giovani lucani, disoccupati diplomati e laureati. Continueremo su questa linea, partendo dalla consapevolezza che vi è un problema strutturale di fondo legato alla debolezza del tessuto imprenditoriale lucano e, a livello governativo,al carico fiscale troppo gravoso che, da un lato limita l’implementazione di nuove idee imprenditoriali, dall’altro non facilita le assunzioni delle risorse umane, da parte delle realtà produttive già esistenti. Con il nostro candidato governatore, Carlo Trerotola, abbiamo condiviso un programma per cui siamo convinti che in un mercato globale, dove l’utilizzo di internet ci apre al mondo, è necessario stimolare i giovani lucani verso opportunità di crescita personale ed economica più innovative, pur partendo dalle peculiarità dei nostri territori. Pensiamo al piccolo artigianato riproposto in chiave moderna o al piccolo commercio, o all’agricoltura biologica, la cui vendita dei prodotti potrebbe utilizzare il canale dell’e-commerce. Pensiamo alla filiera del turismo sostenibile, che con l’evento straordinario di Matera Capitale della Cultura2019 già alimenta molte attività legate all’ospitalità e all’intrattenimento. Pensiamo anche alla possibilità di orientare i giovani, mediante misure ad hoc, verso quei gap del mercato lucano dove c’è una effettiva carenza di risorse umane e reali opportunità di occupazione. A questo proposito, abbiamo previsto nel nostro programma di coalizione, l’attivazione di un Fondo per il ricambio generazionale nell’artigianato e nel commercio; un Fondo per l’erogazione di piccoli prestiti per lo sviluppo e l’innovazione delle micro, piccole e medie imprese esistenti che non riescono ad accedere al credito. Inoltre, per sostenere la creatività del capitale intellettuale ad alto contenuto tecnologico delle nostre giovani eccellenze lucane, proporremo con convinzione l’apertura di un Fondo per lo Sviluppo delle Imprese Innovative, per la partecipazione al capitale di imprese start up e di spin off, con apporto al fondo di capitale da investimenti privati. È nostra intenzione attivare uno specifico programma strutturale di sostegno dedicato ai giovani lucani per sostenere il loro percorso di crescita in regione, la cui fattibilità è stata già accertata commissionando ed acquisendo una specifica analisi. In questo senso si inquadra “Capitale Futuro – fondo straordinario di accompagnamento e sostegno ai giovani lucani”, il programma finanziato con royalties del petrolio, che fornirà ai giovani lucani per ciascun anno – dalla nascita al diciassettesimo anno – una provvista finanziaria ad integrazione del reddito familiare. Al compimento del diciottesimo anno la provvista finanziaria sarà più cospicua e sarà destinata a sostenere la prosecuzione degli studi o l’avvio al lavoro. Molte di queste iniziative sono parte integrante di un percorso virtuoso già avviato dallo scorso governo regionale, in tutti i settori:dall’agricoltura all’artigianato, dal turismo alla cultura, dall’impresa digitale al commercio. Basti ricordare le tre misure del pacchetto ‘CreOpportunità’,già attivate per incentivare idee imprenditoriali: “START AND GO”, “GO AND GROW” e “Liberi professionisti “START and GROW”.Continueremo a porre l’accento sul sostegno all’imprenditoria giovanile, nella convinzione che sia la strada più giusta da percorrere per stimolare i giovani a restare nella loro regione”.
Maria Teresa Merlino – Responsabile Comunicazione