La manifestazione si è conclusa con l’apertura della Stanza Blu, sita al terzo piano del Palazzo del Consiglio regionale, dopo la firma del Protocollo d’intesa tra il Consiglio Regionale della Basilicata e la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) Basilicata. La “Stanza Blu” sarà gestita dalla Fish con il coordinamento di Domenico Mele e in sinergia con le Associazioni che si occupano di autismo: Ala, Angsa, Anffas e Viviamo insieme.
Il consigliere Gino Giorgetti, primo firmatario della Mozione sulla creazione dello “Spazio Blu” approvata all’unanimità in Consiglio regionale nel 2023, ha illustrato i contenuti del provvedimento, esprimendo grande soddisfazione per l’istituzione nel Consiglio regionale della Stanza Blu per l’autismo: “questa mattina – ha detto – è stata inaugurata una “Stanza Blu” nel palazzo del Consiglio regionale per la sensibilizzazione sui temi dell’inclusione sociale di persone affette da disturbi dello spettro autistico. E’ la prima volta in Italia che in un Consiglio regionale viene creato uno spazio di questo tipo ed è per questo che sono ancora più soddisfatto ed è la prova di come, su argomenti di così grande complessità come il tema dell’autismo, gli Enti, le Associazioni professionali e le famiglie, possono lavorare congiuntamente per promuovere la comprensione e la coesione. L’obiettivo sarà di dare vita ad un luogo di incontro tra istituzioni e associazioni, perché insieme potranno essere superati gli ostacoli verso una completa integrazione delle persone con autismo”. Nella Mozione si impegnavano il Presidente e la Giunta regionale ed il Presidente del Consiglio “a destinare apposito spazio fisico da denominare ‘Spazio Blu’ per il confronto e sviluppo di buone pratiche sull’Autismo ed a promuovere presso le Province ed i Comuni della Regione la destinazione di analoghi spazi fisici”.
Da sottolineare che, già nel 2020, il consigliere Braia aveva presentato una Mozione in merito al supporto alle persone con il disturbo dello spettro autistico, a dimostrazione della sensibilità della Istituzione per una tematica di grande importanza e “che, come si leggeva nella mozione, va continuamente attenzionata con la norma sicuramente ma, soprattutto, con le azioni concrete che possano essere di aiuto alle famiglie, agli operatori ed alle persone caratterizzate da tale problematica che non dovrà più essere considerata tale, bensì uno strumento per esternare la propria individualità e dimostrare le proprie capacità professionali in una ottica di condivisione con il resto della società e delle sue tante diversificazioni”.
L’assessore regionale alla “Salute e alle politiche della persona”, Francesco Fanelli, ha sottolineato come “si è in presenza di uno di quei temi importanti ed imprescindibile che non hanno colore, il cui obiettivo deve essere quello della completa inclusione sociale, anche lavorativa. La Regione Basilicata si sta dimostrando lungimirante ed attiva anche con la recente approvazione da parte dell’Esecutivo di pregnanti determine per la tutela dei soggetti con il disturbo dello spettro autistico e delle famiglie. Fondamentale – ha rilevato – il lavoro costante delle Associazioni del settore grazie al quale qualcosa sta cambiando, sta cambiando nella sensibilità comune e, soprattutto, sta cambiando nel percorso intrapreso dalle Istituzioni, lo dimostra, anche, la recente visita in Basilicata del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli”.
Il consigliere Tommaso Coviello ha parlato in merito alla legge regionale n. 40 del 23 settembre 2021, di cui è il primo firmatario, con la quale “la Regione Basilicata promuove la formazione delle persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) in relazione alle capacità definite dalla diagnosi funzionale per un corretto inserimento lavorativo adeguato alle caratteristiche della persona da avviare al lavoro. La legge – ha detto Coviello – è frutto del percorso di condivisione con le Associazioni con l’importante supporto scientifico del prof. Keller. Previsti strutturalmente i centri diurni dove confrontare le esigenze di operatori e famiglie e, soprattutto, gli strumenti per la diagnosi precoce e la formazione con l’obiettivo fondamentale dell’inserimento nel mondo del lavoro, dando il proprio apporto allo sviluppo ed alla crescita socio-economica. Da tenere presente – ha concluso – la difficoltà che ancora trova per la presa in carico della tematica il Servizio sanitario nazionale, difficoltà che andranno superato al più presto”.
La presidente del FISH, Carmela De Vivo, non ha mancato di rimarcare come” in Basilicata esiste una legge sull’autismo, una bella legge ma che, per ora, resta sulla carta, essendo assolutamente non applicata. La stessa Cabina di regia è il frutto delle pressioni fatte dalle Associazioni e dalle famiglie più che di una volontà politico-istituzionale. A fronte di questo – ha sottolineato – bisogna dire che oggi è sicuramente una bella giornata, una giornata che dimostra l’attenzione della Regione verso una parte della società che mira alla piena integrazione con l’apporto di tutti, organizzando una rete che comprenda tutti gli attori di una sceneggiatura basata su una realtà che non va subita, bensì mutata e resa vivibile per tutti. Allo stato, non ci sono dati certi sul numero di coloro i quali sono interessati dal disturbo dello spettro autistico, ed anche per questo avevamo chiesto u Tavolo dove programmare, discutere e cercare soluzioni sempre più innovative, Tavolo finora inevaso. Avevamo anche chiesto un Garante per la Disabilità, ma le Istituzioni hanno preferito intraprendere un’altra strada, scegliendo un Garante per la Persona che non ci è dato ancora di conoscere fisicamente. La strada da fare è ancora molto lunga, ma i passi si fanno poco per volta, importante è partire e non fermarsi e, in questo, non c’è che da essere grati al Consiglio regionale per quanto sta facendo”.
La presidente De Vivo ha quindi letto i messaggi del presidente Bardi e del ministro Locatelli che ha detto, tra l’altro, come “il momento storico che viviamo, nonostante la strada ancora da percorrere, ci consegna l’opportunità di cambiare la prospettiva: serve vedere in ogni persona talenti e competenze da valorizzare e mettere al servizio delle nostre comunità. Oltre alla salute e al benessere, al diritto all’autonomia e alla formazione e inclusione lavorativa, alla mobilità e ad una vita dignitosa, è fondamentale lavorare tutti insieme perché anche il diritto alla felicità venga rispettato e sia diritto per tutti”.
Poter citare, poi, gli esempi di buone prassi, è senz’altro soddisfacente. Il riferimento è a quei Comuni che hanno già creato uno Spazio Blu: presenti il sindaco di Valsinni, Gaetano Celano, il primo cittadino di Viggianello, Antonio Rizzo e l’assessore del Comune di San Fele, Raffaella Carlucci. Il sindaco di Potenza, Mario Guarente, ha preso atto di quanto fatto da altre municipalità e garantito che, in settimana, sarà approntata una delibera di Giunta per creare anche nel Comune capoluogo uno spazio di incontro, confronto e condivisione.
Il coordinatore dello Spazio Blu, Domenico Mele, ha subito rappresentato “l’esigenza di allargare la Cabina di Regia con figure scientifiche, avvicinandola alla epidemiologia. Oggi – ha continuato – è un giorno importante per tutti, ringraziando in primis il consigliere Gino Giorgetti che si è prodigato a portare in consiglio la mozione , approvata all’unanimità e che si è impegnato perché la prima stanza blu in Italia all’interno di un consiglio regionale fosse proprio questa. Ringrazio il presidente Cicala cha dimostrato una grande sensibilità alla tematica ed ha permesso di dare seguito all’impegno preso dal Consiglio regionale.Tutto questo è stato possibile anche grazie l’impegno della FISH e delle Associazioni ad essa aderenti, in particolare A.N.G.S.A, A.N.F.F.A.S. A.L.A e VIVERE INSIEME e grazie alla dottoressa Marina Pecoriello dell’Ufficio Sistemi di Welfare della Direzione Generale per la Salute e le Politiche della Persona con la quale abbiamo avuto numerosi incontri. L’esempio del Consiglio Regionale ha fatto sì che già diverse amministrazioni comunali abbiano deliberato l’istituzione della stanza blu per l’autismo ed altri stanno per farlo. Il ruolo della stanza blu è quello di favorire il confronto e sviluppo di buone pratiche sull’Autismo, aiutando istituzioni e associazioni affinchè collaborino al superamento dei problemi che si possono incontrare. Per fare tutto questo è necessario che tutti siano a conoscenza della situazione attuale, delle prospettive e del percorso che si vuol intraprendere”.
“Un problema di notevole importanza – ha relazionato Mele – è la mancanza di dati certi sulla numerosità di soggetti con autismo residenti in Basilicata. L’Ufficio Scolastico Regionale dispone dei dati relativi alla popolazione scolastica, ma mancano quelli per i bambini con meno di 3 anni e per gli adulti che hanno terminato il ciclo scolastico. Ad oggi è possibile solo fare una stima, ma è palese che qualsiasi programmazione di interventi non può che basarsi su una conoscenza approfondita della realtà.
Le associazioni si pongono l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sulle caratteristiche e sulle manifestazioni dell’Autismo: la ‘Stanza Blu’ , blu come il colore scelto per rappresentare la Giornata Internazionale per la consapevolezza sull’Autismo, deve diventare un luogo in cui offrire un supporto ai genitori e a quanti altri lo desiderano, mettendo a disposizione le conoscenze dei propri Soci, che hanno fatto della partecipazione e sostegno reciproco uno dei fondamentali principi ispiratori del loro impegno. La stanza Blu è anche un contenitore in cui chiunque potrà confrontarsi e condividere buone prassi, utile al rafforzamento di quella coesione sociale e istituzionale fondamentale per il raggiungimento di un risultato positivo, orientato anche alla eventuale pianificazione di interventi mirati. Si vuole così promuovere l’accoglienza e l’orientamento delle famiglie delle persone con Autismo, con la collaborazione dei Comuni che si impegnano a sensibilizzare la comunità locale relativamente a temi legati all’Autismo e a pubblicizzare sul territorio le attività legate alla proposta, oltre, a individuare all’interno degli uffici Comunali – o in altra sede in zona centrale- un luogo da dedicare alla Stanza Blu. L’Orientamento, la Consulenza ed il Sostegno – ha spiegato Domenico Mele – si realizzeranno attraverso incontri individuali, a tal fine le associazioni si avvarranno della collaborazione, a titolo gratuito, di esperti in Autismo, con l’obiettivo di mettere al centro la Famiglia e la Persona con Autismo. Il genitore troverà e offrirà sostegno, in una condizione di mutuo-aiuto a sostegno della consapevolezza necessaria per affrontare con e per i propri figli, le scelte più opportune per scongiurare l’isolamento”.
Il presidente del Consiglio, Carmine Cicala, ha sostenuto che “questa stanza vuole essere uno spazio per facilitare l’incontro tra Istituzioni e Associazioni e creare le condizioni per una proficua collaborazione finalizzata al superamento degli ostacoli legati all’inclusione sociale delle persone con autismo. Già da oggi ne raccogliamo i frutti con tante persone qui presenti e l’impegno di altre Istituzioni. Le famiglie e i ragazzi, non devono essere lasciate sole. Dal 1943, quando è stata diagnosticata la prima persona autistica, ad oggi ci sono stati molti traguardi raggiunti. Basti pensare alle leggi sull’autismo di cui anche una regionale, la legge n. 40 del 2021, e le varie linee guida che l’Istituto superiore della Sanità ha messo disposizione del mondo scientifico, sociale e politico. Si è arrivati, quindi, alla mozione per destinare uno spazio all’interno di questo palazzo presentata dal consigliere Giorgetti nell’aprile scorso che, ricordo, ha avuto l’unanimità del Consiglio. Abbiamo avuto l’onore – ha sottolineato Cicala – di essere la prima Regione d’Italia ad avere all’interno del palazzo dell’Assise regionale una stanza destinata specificatamente alle persone con disturbo dell’autismo. Metteremo in campo tutte le conoscenze per permettere il funzionamento al meglio della Stanza Blu, accogliendo istituzioni, famiglie e singoli cittadini che vogliono avere maggiore consapevolezza sull’argomento. Ognuno di noi deve essere a conoscenza di questo fenomeno del quale, ad oggi, non si riesce a comprendere la ricaduta sociale sanitaria ed economica. Era una promessa e l’abbiamo mantenuta. L’autismo non è più una situazione che interessa solo le famiglie, ma riguarda tutti: dalle istituzioni, alla scuola, alla sanità. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la situazione attuale. E l’inaugurazione di oggi va proprio in questa direzione: un importante segnale di attenzione del Consiglio regionale alle problematiche dello spettro autistico. Consapevolezza e coscienza per operare correttamente – ha detto Cicala – per andare sempre più spediti verso l’integrazione e l’interazione. Risultato finale, la massima condivisione per individuare gli obiettivi e tracciare il percorso tutti insieme: Regione, Comuni, Associazioni, Famiglie e, certamente chi più di ogni altro saprà raffigurare e presentare con concretezza esigenze ed aspettative”.