Da quando è partito ad ottobre lo studio EPIBAS sottoposti ai controlli 158 cittadini. Uno studio che ha visto partecipare i lavoratori esposti ad amianto, uno studio sulla diffusione delle probabili cause del diabete, uno studio sui protocolli di medicina di precisione sulle malattie ambientali e soprattutto uno studio epidemiologico sulle popolazioni residenti nelle aree delle estrazioni petrolifere.
Queste le principali azioni della Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica in collaborazione con l’Azienda Sanitaria di Potenza in stretto raccordo con la Regione Basilicata, con l’Istituto Superiore di Sanità, con il Cnr-Imaa, con il Crob di Rionero in Vulture, con l’Università di Basilicata e l’Osservatorio Ambientale.
In una conferenza stampa la Presidente Antonella Amodio e il Responsabile del Comitato Scientifico Attilio Martorano hanno parlato di un bilancio positivo dell’indagine che attualmente si sta svolgendo in 11 comuni Corleto Perticara, Gorgoglione, Guardia Perticara, Grumento Nova, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Pisticci scalo, Sarconi, Spinoso, Tramutola e Viggiano.
I primi risultati parziali – ha dichiarato Martorano – ci saranno entro 1 anno di lavoro dall’inizio della sorveglianza sanitaria. Lo studio Epibas, ricorda Martorano, riguarda anche un’indagine epidemiologica sui dati storici e un’indagine sull’ambiente. Per poter correlare i dati della sorveglianza sanitaria sull’ambiente bisogna completare l’intero studio.
Lo studio Epibas sin dall’inizio ha scaturito molte perplessità a chi si è occupato in prima persona dello studio VIS (valutazione di impatto sulla salute) nei comuni di Viggiano e Grumento Nova, così come all’Osservatorio Popolare della Val d’Agri.