La Basilicata ha bisogno di un riposizionamento nell’area mediterranea per affrontare, da “Sud del Mondo euromediterraneo” e in cooperazione con i Paesi Africani, problemi di sviluppo storici e nuovi. Per farlo “Sud Polo Magnetico”, in stretta relazione con il Piano Mattei, è la ”bussola”, uno strumento utile ad imprese, istituzioni e comunità locali ad indicare la rotta da seguire. E’ in sintesi il pensiero del CEO del Gruppo Cestari e Presidente della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, Alfredo Carmine Cestari, che ha concluso i lavori del convegno promosso a Roma nella sala Laudato Si del Palazzo Senatorio in Campidoglio da MEDinLUCANIA con al centro “La Lucania di Scotellaro, forte, europea, mediterranea”. Cestari ha condiviso la posizione di MEDinLUCANIA: Basilicata ed il Mezzogiorno si situano a Sud di Europa e Italia ma si trovano al centro della regione Mediterranea.
MEDinLUCANIA ha sempre pensato che il vero problema, ancora irrisolto, fosse di carattere geopolitico e dipendesse dalla posizione che si ricopre sullo scacchiere internazionale. Non ha mai creduto alle politiche economiche focalizzate su aree medio-piccole; ha sempre pensato, al contrario, che il riferimento dovesse essere più ampio. In altri termini, parlare dello sviluppo di una regione ma anche di un’area composta da più regioni non ha molto senso se non si inquadra quel processo di sviluppo al quale si vuole fare riferimento in un contesto più ampio. Dunque, non più solo Basilicata o solo Mezzogiorno ma area Mediterranea perché alla base di tutto c’è un difetto geopolitico da correggere: la posizione. Numerosi gli interventi e partecipanti all’incontro in collaborazione con l’associazione dei Lucani a Roma, Comune di Roma e on. Nella Converti, dai relatori Enza Spano, Giuseppe Melillo, Yuri Isoldi e l’on. Marco Sarracino, al critico d’arte Marco Tedesco e alle artiste Anna Faraone, Liliana Romanelli, Beatrice Summa e alla moderatrice Mariangela Petruzzelli con la partecipazione dei ragazzi della cooperativa sociale onlus La Mimosa. Nel convegno con dirigenti dell’Associazione ed esperti Cestari ha sottolineato che “lo slogan che sto proponendo da tempo “Sud Polo Magnetico” è una visione affinché il nostro sud diventi un punto di attrazione per l’Italia, l’Europa e l’Africa. Il Sud d’Italia ha una “grande opportunità” per recuperare il ruolo che non è stato capace sinora di svolgere nel Mediterraneo e nella cooperazione economica con i Paesi Africani.
Ad un’ora di volo ci sono 1 miliardo 400 milioni di abitanti. E’ un mercato enorme al quale il Sud Italia deve guardare. La Zes unica per tutto il Sud – ha aggiunto il ceo del Gruppo Cestari – va inserita nella strategia del Piano Mattei, con le novità introdotte di recente dal Governo Meloni e l’istituzione della cabina di regia per favorire investimenti dall’estero e di conseguenza nuove opportunità per le pmi meridionali”. Nel ricordare che il PNRR ha finanziato con 630 milioni di euro gli investimenti nelle ZES con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico del Sud Italia Cestari ha evidenziato il pieno sostegno al ‘Piano Mattei’ perché “rappresenta quel modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e nazioni africane che come Camera ItalAfrica stiamo sperimentando con buoni risultati da qualche anno e che nelle Zes trova ulteriori strumenti efficaci di cooperazione economica e di intensificazione import-export. Se noi fossimo capaci, se la politica e se i privati fossero capaci di vedere tutto questo, potrebbe esserci la svolta. Il nostro sole, l’aria pulita, l’acqua, i nostri prodotti tipici sono cose che abbiamo solo noi. Occorre insediare 10 imprese di 100 dipendenti che inizino ad esportare ed importare da e verso l’Africa. Non ci vuole tanto per iniziare. Bisogna cambiare la mentalità partendo da pochi esempi positivi. Noi indichiamo un percorso virtuoso da seguire per la cooperazione tra Basilicata, Sud e Paesi Africani”.