Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Tavolo della trasparenza Regione-Eni, presenti i Sindaci della Val d’Agri

Si è riunito oggi nella sede della Regione Basilicata il tavolo della trasparenza sul futuro delle attività petrolifere in Val d’Agri. A quattro anni dalla firma del Patto di sito sul comprensorio petrolifero, la Regione, rappresentata dall’assessore allo Sviluppo economico Francesco Cupparo, ha ripreso il confronto con i rappresentanti delle compagnie e delle parti sociali sullo sviluppo delle attività petrolifere nella fase della transizione energetica e sui temi della salvaguardia occupazionale, ma anche della tutela dell’ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini della zona.

Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, di Confindustria, Confapi, delle aziende Eni, Enirewind e Maersk ed i sindaci dei Comuni del comprensorio petrolifero della Val d’Agri: Calvello, Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Montemurro e Viggiano.

I sindaci e i rappresentanti sindacali hanno evidenziato la necessità di fare il punto sulle vertenze occupazionali dell’indotto, a partire dalla Maersk, sulle prospettive delle attività petrolifere e sui progetti e gli investimenti non oil. Nell’immediato, i sindacati sollecitano inoltre una rinnovata attenzione ai temi del monitoraggio ambientale della sicurezza, a partire dall’impegno relativo alla postazione del 118 nell’area del centro Olio di Viggiano, che – è stato concordato – sarà oggetto di uno specifico incontro con l’Assessore alla Salute Latronico, ed auspicano la creazione un tavolo unico sugli obiettivi programmatici di Eni e Total.

“Eni è impegnata a consolidare il suo impegno industriale in Val d’Agri – hanno affermato i manager presenti all’incontro -. Un impegno cui si affiancano tutte quelle attività, attualmente in fase autorizzativa, che consentiranno di produrre le potenzialità ancora inespresse del giacimento, secondo il programma dei lavori legato alla proroga della Concessione Val d’Agri. Per quanto riguarda i progetti non oil in quota Eni, previsti dal “Nuovo Protocollo d’Intenti della Concessione Val d’Agri”, proseguono secondo un cronoprogramma che varia a seconda dello stato di avanzamento dei progetti stessi, in costante dialogo con la Regione Basilicata”. Eni ha auspicato che l’incontro segni l’inizio di un confronto continuativo su questi temi ed ha accolto la proposta dell’assessore Cupparo di riconvocare a breve il tavolo.

“Sono soddisfatto di aver riaperto il tavolo che avevo io stesso avviato nella precedente legislatura – ha detto l’assessore Cupparo a margine dell’incontro -. Oggi abbiamo avviato la discussione, riprendendo un percorso da seguire secondo obiettivi che abbiamo definito da tempo. Dobbiamo adesso passare ad una nuova fase stringente affrontando problemi in gran parte risolvibili, si tratta soprattutto di verificare come l’Eni intende riorganizzare le proprie attività per il prosieguo della concessione. La concertazione con le parti sociali si conferma strumento importante, insieme potremo dare ai lucani le risposte che attendono”. Cupparo, infine, ha annunciato che tra circa due settimane ci sarà un tavolo ad hoc sull’avanzamento del progetto Non Oil.

De Nicola (Cgil Potenza): “Programmare fin da ora le azioni e i progetti no oil che dovranno garantire la transizione quando l’estrazione petrolifera sarà superata per garantire l’occupazione e il salario”
Si è riunito oggi nella sede della Regione Basilicata il tavolo della trasparenza sul futuro delle attività petrolifere in Val d’Agri e sui progetti no oil messi in campo per gestire la transizione. Il tavolo non si riuniva da quattro anni. “Come Cgil – ha detto Emanuele De Nicola, segretario della Cgil di Potenza – oltre ad aver fatto presente la necessità che il tavolo si riunisca con maggiore frequenza, abbiamo sottolineato i ritardi sui progetti no oil programmati rispetto a quanto stabilito negli accordi del 2023, anno in cui risale l’ultimo incontro con Eni. Riteniamo sia prioritario programmare fin da ora le azioni e i progetti che dovranno garantire la transizione quando l’estrazione petrolifera sarà superata per garantire l’occupazione e il salario. Rispetto alle vertenze aperte nell’indotto (aziende Maersk, Ecologica, Revisud, Sicuritalia) Eni ha assicurato che non ci sono state riduzioni delle attività nei siti produttivi se non qualche fluttuazione che non avrà impatto né sui livelli occupazionali né sul salario e sulla professionalità dei lavoratori. Le parti hanno concordato che il tavolo tornerà a riunirsi altre due volte da qui a marzo per fare il punto sull’avanzamento dei progetti no oil e sulle vertenze. Come Cgil, Cisl e Uil riteniamo fondamentale anche la presenza di Total per quanto attiene la transizione in un incontro futuro specifico e abbiamo chiesto l’istituzione di un fondo regionale di armonizzazione salariale per i lavoratori come previsto dal protocollo di sito per migliorare le condizioni economiche e governare i processi futuri di questa fase di transizione. Tra le richieste della Cgil anche maggiori garanzie sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con la richiesta del ripristino del 118 nell’area industriale di Viggiano”.

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