“La Femca Cisl Basilicata è contraria a rendere strutturale il ricorso alla giornata lavorativa di 12 ore nel sito di Tempa Rossa”. Lo ribadisce il segretario generale Francesco Carella che denuncia rischi sulla sicurezza e sull’occupazione se dovesse passare l’accordo con Total sulle 12 ore. “Noi non siamo contrari a discutere nel merito questa soluzione – continua Carella – ma non si può certo fare quello che né il contratto né la legge consentono. La Femca ha sempre proposto di gestire il ricorso alle 12 ore con accordi ponte e con verifiche periodiche sulle lavorazioni e sulla sicurezza. Non siamo disponibili a firmare cambiali in bianco all’azienda, chi intende farlo è bene che si assuma pubblicamente le proprie responsabilità. Oggi rendere strutturale una misura concepita per gestire una situazione contingente durante la pandemia, senza vincoli e senza controlli, significherebbe consentire a Total di impiegare meno lavoratori, con conseguenze anche sulla gestione del calendario delle ferie”.
Secondo il sindacalista della Femca Cisl “è singolare che mentre a livello nazionale, e non solo, si ragiona di nuovi modelli organizzativi del lavoro e di ridurre l’orario lavorativo, in Basilicata ci siano forze sindacali che intendono accettare 4 ore in più di lavoro. Serve un confronto a tutto campo con Total, non solo sulle 12 ore, ma sui problemi che riguardano tutti i lavoratori, sugli inquadramenti professionali, sulla composizione delle squadre di emergenza e sull’ampliamento dell’organico in alcuni reparti. Un accordo sulle 12 ore senza paracadute e senza vincolare l’azienda a incontri periodici di verifica è un regalo a Total che non possiamo fare”, aggiunge Carella che chiede l’intervento della Regione Basilicata e dei sindaci del territorio in sede di tavolo della trasparenza.