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Terremoto giudiziario a Venosa, 50 indagati e 17 persone arrestate dai Carabinieri

In Basilicata, a Venosa, in provincia di Potenza, all’alba di oggi, mercoledì 13 novembre, operazione dei Carabinieri della locale Compagnia.

17 persone sono state tratte in arresto, con l’ausilio dei militari dell’Arma del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza.

Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice  per le indagini Preliminari, nell’ambito di indagini avviate nel marzo del 2018, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, dove risultano indagate, a vario titolo, 50 persone, tra cui tecnici e politici comunali di Venosa e regionali, per reati contro la Pubblica Amministrazione.

Un risultato ottenuto dalle forze dell’ordine, dopo l’arresto avvenuto in flagranza di reato di Antonio Giuzio, funzionario dell’Ufficio Difesa del Suolo di Melfi, in provincia di Potenza.

Il tutto è stato documentato dagli investigatori attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, c.d. trojan, acquisizioni documentali, sommarie informazioni testimoniali, consulenze tecniche e diffuse condotte illecite, oltre a 42 perquisizioni personali e domiciliari, eseguite presso uffici pubblici, studi professionali e sedi di imprese private.

I fatti contestati si attengono all’assegnazione in regime di concessione d’uso gratuito e novantanovennale di un’area, di circa 4 ettari, denominata “Bosco San Felice” – alla Regit s.r.l., società della quale Valerio Antenori è il legale rappresentante.

Nel provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari si accerta anche la condotta di illiceità penale, come descritto dal Procuratore Capo, tenuta in questo caso specifico da Gammone Tommaso, Cetrone Rosa, Giambitti Giuseppe, Russo Luigi, Cacosso Antonio, Antenori Valerio, ma anche da Pagliuca Nicola, di anni 58, ex consigliere regionale ed ex parlamentare del centrodestra, e da Polanco De Mayaudon Maria Liliana, boliviana di anni 51, in relazione alle varie fasi di svolgimento dell’iter amministrativo per affidare a tutti i costi l’area in concessione gratuita.

Poi, vi sono le vicende relative al bando per l’assegnazione di 2 lotti di edilizia residenziale pubblica, al deliberato dalla Giunta comunale di Venosa del 6 luglio 2018, proceduti da una trattativa con alcuni amministratori locali e referenti politici delle imprese locali interessate.

La predisposizione è avvenuta dopo una lunga contesa tra due cooperative concorrenti, la “Casa del Sole“, appoggiata da Ciambitti Giuseppe e Di Tommaso Rocco e “Orazio Flacco“, sponsorizzata da Bruno Giuseppe e Rosati Francesco, che avrebbe garantito alla prima cooperativa, come avvenuto, un diritto di prescelta dell’appetibile lotto.

E, così, il bando, è stato predisposto sulla base desiderata di Gabitti e Di Tommaso, grazie alla complicità degli esponenti dell’amministrazione comunale, Cetrone, Doria, Cacosso, Gammone e Russo, all’epoca segretario del partito politico di maggioranza della Giunta Gammone, ovviamente tutto monitorato in un incontro presso il Comune.

Analoghe condotte anche per il bando di concorso per l’assegnazione in diritto di proprietà di 9 lotti in zona PAIP,  con il responsabile del provvedimento  l’Ing. Cacosso, tutto programnato a tavolino.

Infine, il solito schema è stato portato alla luce per la gestione del locale Stadio “Michele Lorusso“, per la procedura aggiudicata all’associazione ASD, presieduta da Aurelio Caggianelli.

Il secondo filone riguarda dalle condotte delittuose di Calabrese Nicola, funzionario della Difesa del Suolo, Distaccamento di Melfi, insieme a Calabrese Andrea Luciano, De Feudis Mario, Lichinchi Emanuele e Paglialunga Biagio.

Dalle indagini, sono emersi numerosi episodi di corruzione, per atti contrari ai doveri d’ufficio, mentre, in merito, le indagini proseguono e a presto, ci potrebbero essere nuovi sviluppi.

Insomma, i soliti accordi politici che si ripetono un pò ovunque in quest’Italia tutta da rottamare.

Questi sono i nomi degli arrestati finiti ai domiciliari, agli obblighi di dimora e all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria:

1) Gammone Tommaso, 58 anni, sindaco sino allo scorso maggio del Comune di Venosa. (Arresti domiciliari);

2) Cetrone Rosa, 48 anni, assessore comunale all’urbanistica sino allo scorso maggio del Comune di Venosa. (Arresti domiciliari);

3) Cacosso Antonio, 44 anni, ingegnere e dirigente dell’Ufficio Tecnico di Venosa. (Arresti domiciliari);

4) Lichinchi Antonio, 63 anni, geometra e dipendente dell’Ufficio tecnico del Comune di Venosa. (Arresti domiciliari);

5) Calabrese Nicola, 59 anni, funzionario dell’Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata. (Arresti domiciliari);

6) Calabrese Andrea Luciano, 34 anni, architetto di Melfi. (Arresti domiciliari);

7) De Feudis Mario, 64 anni, Ingegnere di Venosa. (Arresti domiciliari);

8) Rosati Francesco, anni 56, assessore allo Sport al Comune di Venosa sino allo scorso maggio. (Divieto di dimora);

9) Di Tommaso Rocco, anni 40, attualmente cansigliere comunale di Venosa e candidato alla carica di sindaco alle scorse elezioni comunali di Venosa. (Divieto di dimora);

10) Doria Andrea, anni 40, consigliere comunale di Venosa sino allo scorso maggio. (Divieto di dimora);

11) Antenori Valerio, anni 59, candidato alla carica di sindaco alle scorse elezioni comunali di Venosa e già consigliere comunale di Venosa. (Divieto di dimora);

12) Russo Luigi, anni 46, già segretario della sezione di Venosa del “Partito Democratico”. (Divieto di dimora);

13) Briscese Lucia, anni 47, già vicesegretario della sezione di Venosa del “Partito Democratico”. (Divieto di dimora);

14) Giambitti Giuseppe, anni 56, geometra di Venosa. (Divieto di dimora);

15) Paglialunga Biagio, anni 61, architetto ed  insegnante di Venosa. (Divieto di dimora);

16) Zinfollino Pasquale, anni 53, dipendente dell’ufficio tecnico cli Venosa. (Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria);

17) Bruno Giuseppe, geometra di Venosa. (Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria).

Nella tarda mattinata di oggi, tutti i dettagli sono stati forniti durante una conferenza stampa.

L’incontro con gli operatori dell’informazione si è tenuto presso gli uffici della locale Procura, al quarto piano del Palazzo di Giustizia, in via Nazario Sauro.

Erano presenti, oltre al Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio, i pm., dott. Antonio DAntona e dott. Paolo Mandurino, il Comandante del Comando Provinciale di Potenza, Colonnello Nicola Albanese e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Venosa, Capitano Alessandro Vergine.

Rocco Becce