Cronache

Titoli di studio con l’inganno, sette arresti tra Campania e Basilicata

Garantivano l’esito positivo di esami universitari on line, corsi per attestati informatici e percorso per diventare Operatore socio sanitario attestando in modo fittizio la partecipazione alle attività formative e arrivando persino a sostituirsi ai candidati nelle prove via web. Un sistema illegale ma efficace per quella che la Procura di Potenza, guidata da Maurizio Cardea, ritiene essere un’associazione a delinquere dedita a reati di falso per far ottenere in modo illecito titoli di studio e abilitazioni professionali. E proprio quei risultati garantiti erano stati in grado di richiamare clienti da Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, e Sicilia, oltre che da Basilicata e Campania, le due regioni dove avevano sede gli istituti sotto inchiesta.

Il sogno è però finito all’alba con la Guardia di Finanza che ha messo ai domiciliari sette persone. Due sono di Potenza, Ilaria Galotta alla guida dell’omonimo istituto e in passato commissaria cittadina di Fratelli di Italia e candidata non eletta al comune, e Stefano Dragonetti. Cinque, invece i campani collegati a istituti di quella regione, e cioè Vincenzo e Anna Macera di Pompei, Fortuna Francesca Infante e Nicola Amabile di Terzigno, ed Emilia Grassi di Polla.

E le Fiamme gialle nei mesi di indagini, anche informatiche, sono arrivate a più di un centinaio di beneficiari dei titoli ottenuti in modo illecito e poi utilizzati per partecipare a selezioni lavorative o ottenere punteggi aggiuntivi. Titoli da questa mattina non più utilizzati perché finiti sotto sequestro.

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