La Rete degli Studenti Medi della Val D’Agri contesta l’assenza delle minime condizioni di sicurezza (nel rispetto delle norme anti-contagio) all’interno degli Autobus. Un problema che il sindacato studentesco definisce “endemico” ma molto sentito in una fase di particolare recrudescenza del virus in molti comuni della Val D’Agri.
Questa mattina con una piccola delegazione di rappresentanti (per ogni scuola), all’ingresso del Liceo “G.Peano” di Marsico Nuovo, si sono mobilitati per far sentire la loro voce con una protesta pacifica.
L’adesione di fatto alle ragioni dello sciopero si è manifestata attraverso la non partecipazione alle attività didattiche a distanza nel corso della giornata di oggi.
Qui di seguito l’intervista, raccolta al microfono di Andrea Mario Rossi, al Coordinatore Rete degli Studenti Medi Val d’Agri Antonio Prestera:
Invece qui di seguito il comunicato della Rete Studenti Medi Basilicata sullo sciopero generale proclamato il 9 ottobre:
Dinanzi al picco massimo di contagi covid mai registrato nella nostra regione ci vediamo nuovamente esposti alle penurie endemiche del territorio. Il servizio di trasporto pubblico, già storicamente lacunoso, ha mostrato l’ennesimo aggravarsi della sua situazione nel regime di emergenza in cui ci troviamo. Infatti, ai mezzi pubblici mal funzionanti, alle corse che spesso mancano, la necessità di mantenere un certo distanziamento sociale per evitare i contagi da covid si scontra con le suddette carenze.
Non è però più possibile convivere, nel bel mezzo di una pandemia, con simili disagi, questa la denuncia della Rete degli Studenti Medi della Basilicata che davanti al silenzio delle istituzioni regionali, già sollecitate direttamente sulla problematica lo scorso 27 settembre, si trova costretta a mobilitare gli studenti e le studentesse di tutta la regione per giungere ad una soluzione certa in tempi brevi.
È convocato dunque per venerdì 9 ottobre lo SCIOPERO GENERALE delle studentesse e degli studenti lucani, un’azione dura e d’impatto che sia utile a dimostrare al Governo Regionale l’esasperazione del corpo studentesco. Non è possibile più remare da due lati opposti, evitando i contagi con le, giustissime, misure di contenimento, quali l’obbligo della mascherina e la chiusura dei locali, e allo stesso tempo ignorare il concentramento di decine di centinaia di persone che ogni giorno, vanificando gli sforzi degli istituti, vanno ad assembrarsi sugli autobus di tutta la regione, imponendo a centinaia di famiglie di ricorrere al trasporto privato, un vero e proprio abbandono del diritto allo studio.
La Rete degli Studenti Medi si sente obbligata a coinvolgere la popolazione scolastica di tutto il territorio, per dimostrare con forza l’unità di una comunità nella gestione di un’emergenza, e, raccolte le istanze dei territori, dal Vulture al Metapontino, chiede un incontro per la mattinata del 9 all’Esecutivo, dove, ascoltate le problematiche pratiche dello studentato, si vada verso una soluzione quanto più utile possibile alla scuola ed alla società tutta.
Rete studenti medi Basilicata, il sindacato studentesco