Con il termine “switch industriale” si intende un dispositivo hardware capace di lavorare anche in condizioni ambientali estreme, caratterizzate da temperature estremamente elevate o, al contrario, particolarmente rigide. Questi switch sono fondamentali nel dirigere il flusso di dati tra le varie macchine industriali connesse a una rete.
La loro funzione principale è quella di veicolare in maniera efficiente il traffico di informazioni, migliorando l’efficienza e la sicurezza delle operazioni industriali. È possibile distinguere tra due tipologie principali di switch: quello “non gestito”, detto anche unmanaged, e “gestito” (managed), come il Moxa managed switch, che si differenziano per prezzi e caratteristiche.
Come funziona uno switch industriale?
Uno switch industriale funziona, in maniera tecnica, come una sorta di commutatore dei pacchetti di dati presenti all’interno delle reti locali (LAN), utilizzando sia in entrata che in uscita il Media Access Control. Quest’ultimo è l’indirizzo fisico univoco assegnato dal produttore di ogni scheda Ethernet o wireless, in conformità allo standard ISO/OSI. Questa corrispondenza univoca tra la porta e l’indirizzo consente allo switch di indirizzare i dati in maniera corretta, permettendo una connessione affidabile.
Per quanto riguarda la struttura fisica dello switch, esso è composto da diverse schede dotate di più porte, ciascuna di esse destinata a un “nodo” (ad esempio una stazione, un hub, un altro switch o altri dispositivi di rete). Lo switch funge da punto centrale per la direzione del flusso di dati ed è fondamentale per gestire il traffico di rete in maniera efficiente.
Che differenza c’è tra uno switch industriale e uno tradizionale?
Lo switch industriale si differenzia da uno switch “normale” per diversi aspetti. In primo luogo, dal punto di vista fisico: lo switch industriale presenta un case più robusto, che gli permette di essere utilizzato anche in caso di condizioni ambientali molto rigide senza danneggiarsi e senza perdita di affidabilità. A differenza dei modelli tradizionali, poi, gli switch industriali sono certificati per l’operatività in tali ambienti, assicurando la conformità agli standard di sicurezza e di qualità. Un’altra importante distinzione riguarda la garanzia: per gli switch industriali non è prevista solo la copertura di due anni, ma in genere sono garantiti per almeno cinque o più anni.
Switch gestito o non gestito?
Come già accennato in precedenza, è possibile fare una distinzione tra gli switch gestiti e quelli non gestiti. La prima tipologia è quella che consente un controllo maggiore della rete Ethernet industriale, poiché consente di accedere a molteplici funzioni “intelligenti” (ad esempio la possibilità di definire la priorità del traffico dati) ed è ampiamente personalizzabile. In poche parole, si tratta del tipo di switch più affidabile in commercio, in grado anche di migliorare le performance della rete Ethernet.
Al contrario, lo switch unmanaged è più economico, perché non include funzionalità avanzate e non permette la configurazione da parte degli utenti. Il suo principale scopo è quello di incanalare il flusso di dati Ethernet verso la porta corretta, individuata in base all’ID del device di destinazione. Inoltre, la diagnostica di base avviene mediante le luci LED, che si attivano per segnalare che il traffico sulla linea Ethernet è regolare.