Tasse e cittadini

UIL: molto scarsa la compartecipazione dei Comuni lucani al contrasto all’evasione fiscale

Le somme spettanti quest’anno ai Comuni lucani per la loro compartecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2019 e dunque al contrasto all’evasione fiscale ammontano ad appena 198mila euro a fronte di 7,8 milioni di euro, in totale a tutti i Comuni italiani. Per i due Comuni capoluogo – Potenza e Matera – la compartecipazione è pari a zero non avendo accertato-segnalato alcun caso di evasione fiscale. Questi dati emergono dal rapporto del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL che ha elaborato i dati del provvedimento del Ministero dell’Interno del 23 settembre 2020. Il rapporto mette in evidenza come, negli ultimi cinque anni, sia diminuito costantemente il totale del premio riconosciuto ai Comuni per la loro compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale e contributiva. Dal 2010, anno in cui fu introdotta la norma della compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale, i Comuni hanno recuperato 116,8 milioni di euro, frutto di segnalazioni “qualificate” all’Agenzia delle Entrate.

Se si analizza l’andamento delle somme recuperate – spiega Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL – si è passati da 1,1 milioni di euro del primo anno (2010) a quasi 3 milioni di euro del 2011, transitando per gli 11 milioni di euro del 2012 e a 17,7 milioni di euro del 2013. L’apice si è toccato nel 2014 con un incasso di 21,2 milioni di euro, per poi rallentare e diminuire costantemente a partire dal 2015.  I dati che emergono dall’analisi – commenta ancora Veronese – sono alquanto deludenti se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel nostro Paese, che secondo gli ultimi dati ammontano ad oltre 110 miliardi di euro. Tra l’altro i condoni o la pace fiscale varati negli ultimi anni rischiano di rendere vana, anche per il futuro, l’azione dei Comuni nel contrasto all’evasione fiscale e contributiva e, conseguentemente, al recupero di importanti risorse.

I Comuni che in Basilicata hanno attivato procedure per la compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale – sottolinea Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil – si ridicono a rare eccezioni e non è certo soddisfacente che nell’anno 2018 erano zero. Gli Enti invece devono e possono fare molto in chiave antievasione, non solo perché così si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse a livello locale, ma anche perché sono i primi presidi sul territorio. Per questo riteniamo utile – aggiunge – rendere uniforme l’attività del processo di partecipazione dei Comuni su tutto il territorio nazionale. Occorre una forte azione di digitalizzazione della pubblica amministrazione locale in grado di informatizzare e omogeneizzare l’intero patrimonio informativo a disposizione dei Comuni, unitamente ad un piano di formazione ed aggiornamento del personale degli Enti Locali.

Una lotta serrata all’evasione fiscale e contributiva permetterebbe – continua Ivana Veronese – di ristabilire equità e giustizia sociale, nonché di valorizzare il tessuto produttivo in grado di creare lavoro “sano” e “duraturo”.

Articoli correlati