Insieme con una mia amica, ospite a casa mia in una serata gelida di inverno, dopo aver cenato tranquillamente al termine di una giornata molto stressante, ci siamo sdraiate sul divano e tra un discorso e l’altro siamo scivolate su un argomento piuttosto terrificante: “Attacco di Panico”. Maria, nome di fantasia, tutto ad un tratto impallidisce ed incomincia a tremare. La faccio sdraiare e dopo essersi calmata leggermente, le preparo un infuso di camomilla calda e dopo qualche minuto dall’assunzione, spengo la luce e la tengo accovacciata sulle mie gambe. Si addormenta per circa un’ora, mentre io sbirciavo i vari programmi alla tv. Al suo risveglio, immediatamente volle spiegarmi il suo inaspettato senso di paura e di ansia. Preoccupata dell’accaduto, le chiesi se le accadesse spesso di sentirsi così male. Lei senza alcuna esitazione mi confidò di avere il terrore che potesse sopraggiungerle un attacco di panico, cosa che le succedeva ogni qualvolta era costretta a recarsi in ambienti diversi da quello abituale.
Dopo queste premesse, incomincia a descrivermi i disturbi da attacco di panico con tutte le sensazioni che lei avvertiva.
“Innanzitutto – mi spiega animatamente Maria – sai, avverto come se si interrompessero i contatti con la realtà. Ho la sensazione di perdere il controllo in modo estremo e pericoloso. Il cuore batte fortissimo, non riesco a respirare e mi pervade la sensazione che tutto mi si schianti contro. Altri sintomi sono: tachicardia, sudorazione, brividi, vampate di calore, tremori leggeri, o a grandi scosse, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, disturbi addominali, sensazione di sbandamento, testa leggera, senso di svenimento, paura di perdere il controllo, di impazzire o addirittura di morire. Tutte le situazioni sociali mi impauriscono – continua -. Sono già ansiosa prima di uscire di casa ma l’ansia aumenta man mano che mi avvicino all’aula delle lezioni, alla festa o alle occasioni che potrebbero impaurirmi. Mi viene mal di pancia, il cuore mi batte forte e veloce, ho le mani sudate, la voce mi trema e mi sento come se fossi staccata da me stessa e da chiunque altro. Quando devo entrare in una stanza piena di gente arrossisco e mi sento tutti gli occhi puntati addosso, mi sento molto a disagio e non vedo l’ora di andarmene. Inoltre ho gravi problemi di insonnia e anche nel concentrarmi mi è difficile, persino quando si tratta solo di leggere il giornale. Di solito, però, ho il batticuore e mi immagino sempre le cose peggiori di come in realtà sono.
Dopo aver provato una volta la spiacevole esperienza di un attacco di panico, temo con terrore, ovviamente, che possa accadere di nuovo.
Tengo a sottolineare- conclude Maria – che cerco di fuggire, il prima possibile, dagli individui che mi provocano ansia o malessere”.
Giulia Giarletta