Prosegue, non senza intoppi, la marcia di avvicinamento all’oramai rituale conferenza stampa del Premier Conte ( dovrebbe tenersi questa sera alle ore 20.20), all’ interno della quale il Presidente del Consiglio annuncerà le misure di contrasto all’epidemia da covid-19 previste dal cosiddetto DPCM “Natalizio” che entrerà in vigore Venerdì 4 Dicembre.
Le nuove misure avranno validità fino al prossimo 15 Gennaio.
Secondo le ricostruzioni della stampa parlamentare, l’altrettanto consueto Consiglio dei Ministri notturno che precede la divulgazione delle nuove misure, è stato abbastanza tumultuoso.
A fronteggiarsi, le diverse anime del governo che oramai conosciamo a menadito:
I cosiddetti “Rigoristi” guidati dalla proverbiale prudenza del Ministro della Salute Roberto Speranza e il fronte (sempre meno affollato) degli “Aperturisti” in capo agli esponenti di Italia Viva con il supporto del capogruppo al Senato del Partito Democratico Andrea Marcucci.
Come sempre, compito arduo per il Presidente del Consiglio provare a trovare una mediazione.
Nel caso di specie, gli oggetti del contendere erano l’apertura dei ristoranti degli hotel almeno la sera del 31 Dicembre, ricongiungimenti familiari anche tra regioni diverse e soggiorni nelle seconde case ovunque si trovino.
Per quanto riguarda il “Coprifuoco” e le restrizioni nei giorni festivi (in particolare 31 Dicembre e 1 Gennaio), pare abbia prevalso una linea durissima: divieto di spostamento tra comuni e coprifuoco dalle 22 alle 7.
Sempre secondo le ricostruzioni della stampa parlamentare, il governo avrebbe inviato la bozza del nuovo DPCM alle regioni. Siamo davvero ai dettagli.
Premesso che si tratta soltanto di anticipazioni, l’impressione è che il governo voglia blindare l’Italia per prevenire una terza ondata di contagio che potrebbe avere un effetto devastante sul sistema sanitario e sul tessuto economico del nostro Paese (già enormemente fiaccati).
Ciò che appare abbastanza certo, è che al termine del periodo natalizio sarà difficile poter sostenere la tesi : “Risalgono i contagi perchè gli Italiani si sono rilassati troppo nel corso delle feste.”
Ad ogni modo, staremo a vedere.
Qui di seguito, le misure più importanti che potrebbero essere previste dal nuovo DPCM secondo le anticipazioni dell’ Agenzia di Stampa Nazionale “Adnkronos”.
CAPODANNO – Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. “È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”, viene spiegato.
Per chi la notte di San Silvestro si trova in albergo, il cenone di Capodanno sarà consentito solo col servizio in camera. “Dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera”, si legge infatti nella bozza del nuovo Dpcm.
SCUOLA – “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. “Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”, si legge ancora.
NEGOZI – “Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, ed edicole”.
CENTRI COMMERCIALI – “Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, ed edicole”. E’ quanto si legge nella bozza del nuovo Dpcm, inviata alle Regioni.
IMPIANTI SCIISTICI – “A partire dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”. Lo si legge nella bozza del nuovo dpcm che il governo ha trasmesso alle Regioni.
CROCIERE – “A decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani”. E’ quanto si legge nella bozza del nuovo Dpcm, che inoltre vieta “dal 20 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera di fare ingresso nei porti italiani, anche ai fini della sosta inoperosa”.