Riceveva i clienti a casa nonostante fosse agli arresti domiciliari. Per questa ragione un avvocato materano di 48 anni, iscritto al Foro di Taranto, ora è finito in carcere dopo il provvedimento di aggravamento della custodia cautelare disposto dal tribunale di Taranto. L’uomo si trovava agli arresti domiciliari in quanto imputato di violenza sessuale ai danni di una ventitreenne.
L’episodio della violenza risalirebbe allo scorso mese di gennaio, quando l’uomo avrebbe provato ad abusare della donna, contattata per svolgere le pulizie nella sua villa al mare.
Secondo gli investigatori, l’avvocato non solo avrebbe ricevuto clienti nel suo domicilio, cosa non consentita dalle prescrizioni impostegli dagli arresti domiciliari, ma ad alcuni di questi avrebbe anche proposto di compensare gli oneri dovuti, testimoniando a suo vantaggio nell’ambito del procedimento penale in cui è imputato.
Ciò avrebbe determinato “un concreto pericolo di inquinamento delle fonti di prova” ed è stato decisivo per l’aggravamento delle custodia cautelare, determinando il trasferimento dell’avvocato dai domiciliari al carcere.