Ci hanno segnalato in redazione una vicenda triste, una storia da condannare. I maltrattamenti subito dalla gatta Hana sono spregevoli. Ne hanno causato la morte dopo 20 giorni di agonia.
Da circa 6 anni viveva per le strade di rione Lucania a Potenza una gatta di nome Hana, accudita e amata da molti abitanti della zona, una micia buona e tranquilla che faceva la sua vita senza essere di intralcio a nessuno.
Eppure, nella sera tra il 19 e il 20 aprile scorso, la signora che più di tutti la accudiva e le portava del cibo ha trovato Hana in fin di vita sulle scale che collegano rione Lucania al ponte che conduce al Francioso.
Immediatamente ha portato Hana da un veterinario, il quale ha constatato che le ferite riportate dalla micia erano compatibili con un’aggressione, non di un altro animale, ma di un essere ignobile che con un bastone l’aveva picchiata talmente forte da ridurla in fin di vita, romperle la spina dorsale compromettendo il midollo spinale e le funzionalità fisiologiche e provocarle emorragie interne visibili anche nell’occhio rosso sangue.
Nei giorni seguenti diverse volontarie hanno accudito amorevolmente Hana, alimentandola con l’aiuto di siringhe, curandola con i medicinali prescritti dal veterinario e stimolandola manualmente per permetterle di espletare i propri bisogni fisiologici che non era più in grado di fare da sola.
Nonostante le amorevoli cure Hana è morta dopo circa 20 giorni di agonia e la sua morte rimarrà impunita perché, come sempre, nessuno ha visto e sentito nulla…la solita omertà potentina…la stessa omertà che nasconde i colpevoli delle morti di 3 micini chiusi in un sacco di croccantini vuoto e immerso nel fiume Basento, di una micia incinta a Malvaccaro, trovata senza vita ieri sera dopo che da lontano una sagoma incappucciata è scappata dopo aver provato a seppellirla con il favore del buio della notte, ma anche della mandibola spaccata a mazzate di Tommy, il dolce micio nero che è stato trovato e salvato da un ragazzo di zona e del cane Remì, lasciato morire di fame e di sete, trovato ormai ridotto ad uno scheletro pelle e ossa che non aveva più nemmeno la forza di camminare e che si lasciava mangiucchiare da parassiti di ogni tipo non avendo la forza di ribellarsi.
E chi più ne ha più ne metta, questa escalation di violenza deve finire! Non è più accettabile assistere alla morte di queste povere anime indifese per mano di “umani”, se così si devono chiamare, che si divertono a fare certi gesti…per Hana qualcuno ha parlato di “bravata di ragazzini”, ma è mai possibile???
In psichiatria chi maltratta e uccide gli animali è definito “sociopatico aggressivo” e questo lo rende pericoloso, non solo per gli animali che uccide, ma per gli altri umani che potrebbe maltrattare in futuro! Queste persone vanno curate da piccole, non sono bravate, non sono scarabocchi su di un muro pubblico, sono veri e propri comportamenti malati che vanno denunciati!
Le persone devono capire che bisogna denunciare gli autori di questi crimini perché proprio di crimine si parla, denunciare per evitare che queste morti ingiustificate continuino.
Per questo motivo alcune volontarie, gente comune che non si gira dall’altra parte quando vede un animale in difficoltà e si prodiga, al meglio delle proprie possibilità, per aiutarlo, si sono riunite nel “COMITATO ANTIVIOLENZA ANIMALE HANA” e ha organizzato una fiaccolata in memoria di Hana, e di tutti i pelosetti maltrattati e uccisi ingiustamente, per il giorno 17 maggio ore 19:30 a Rione Lucania…tutta la popolazione è invitata perché questa situazione deve cambiare e certi eventi non dovranno mai più accadere!